Countdown per la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi: in visita a Verona il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Andrew Parsons, e il vicepresidente della Fondazione Milano Cortina...

Il sindaco Tommasi: “l’uomo deve rispettare i monumenti, ma anche i monumenti devono rispettare l’uomo”. La sfida lanciata dal mondo dello sport sarà la vittoria per tutte e tutti, disabili e non
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05/03/2025

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A un anno dalle cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi 2026 a Verona, oggi il sindaco Tommasi ha ricevuto una delegazione della Fondazione Milano Cortina 2026 e del Comitato Paralimpico Internazionale per condividere l’itinere delle progettualità relative all’accessibilità degli atleti, rappresentati da Stefano Raimondi (nuoto), Davide Bendotti (sci alpino), Giulia Ghiretti (nuoto) e Martina Caironi (atletica). Ma anche l’analisi di quanto queste cerimonie lasceranno a Verona, come ha spiegato Andrew Parsons, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale che ha valutato positivamente il livello progettuale e preparatorio per l’accessibilità dell’Arena e per la città.

“L'Arena, una volta divenuta accessibile, - ha sottolineato Parsons - dimostrerà come sia possibile rispettare le persone con disabilità, includendole nella società”.

“L'eredità della Paralimpiade è in assoluto iconica – ha sottolineato Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Nazionale e vice presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, accompagnato da Diana Bianchedi, chief strategy planning & legacy officer della Fondazione - perché l’accessibilità di un anfiteatro millenario alle persone disabili, alle loro esigenze e alle loro aspettative dimostra come sia possibile vincere anche le paralimpiadi che tali persone affrontano quotidianamente nelle città: marciapiedi, strade, scale e quant'altro”.

Il sindaco Damiano Tommasi, accompagnando tra gli altri anche l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier, durante il sopralluogo in Arena e a margine dell’incontro ha ricordato che “una delle sfide più importanti del prossimo anno sarà di rendere l’Arena di Verona un monumento storico, accessibile a tutti. Da duemila anni chi ha disabilità motorie non può visitare l’anfiteatro o assistere ad uno spettacolo dall'alto in autonomia. La sfida è questa, di accettare questo connubio di nuove fruizioni: l'uomo deve rispettare i monumenti, ma anche i monumenti debbono rispettare l'uomo, così come già accade per i servizi o per le vie d'accesso. La fruibilità da parte di tutte e tutti consiste nella vera valorizzazione di ogni monumento storico. L’energia attivata dallo sport nelle comunità è sottovalutata. I lavori di adeguamento di strade e anfiteatro in città ne sono la prova. La forza delle Paralimpiadi non è solo l’espressione dello sport in sé o degli aspetti culturali ma, è anche la spinta a cambiare le città, il nostro modo di vivere e il nostro modo di percepire l'inclusività. Le Paralimpiadi, oltre a queste legacy, lasceranno a Verona anche la consapevolezza di essere una città dal respiro internazionale, promotrice di valori universali, portatrice di bellezze architettoniche e storiche, ma anche culturali, come la lirica. Una città che prima al mondo ospita le cerimonie olimpiche e paralimpiche in un anfiteatro romano”.

L’assessore regionale allo Sport, Cristiano Corazzari, ha aggiunto che “per la Regione Veneto l’accessibilità sarà una sfida impegnativa sia per gli impianti sportivi interessati dalle Olimpiadi, che per tutti gli altri. Infatti, abbiamo avviato un programma straordinario di investimenti bandendo risorse ai Comuni che vanno nella direzione del superamento delle barriere architettoniche”.

In tema di progettualità in Arena in vista delle cerimonie olimpica e paralimpica, la vicesindaca Barbara Bissoli, ha spiegato come “L’ascensore troverà collocazione nell’arcovolo 65, in corrispondenza dell’ala, con sbarco sulla "terrazza" dell’Arena, confidando che le verifiche archeologiche in corso diano esito positivo. L’auspicio è che sia possibile realizzare un impianto trasparente per consentire una visuale anche delle pareti dell'arcovolo, che sarà collegato alla "terrazza". Da lì, l'auspicio è di poter arrivare fino al corrispondente livello interno dell'Arena, tramite un servoscala, o sino alla sommità dell'Anfiteatro, tramite un ascensore "telescopico"; in ogni caso, per questa porzione, occorre approntare una serie di verifiche strutturali.Negli arcovoli più prossimi all’ascensore, saranno attrezzati spazi per servizi di accoglienza e di primo soccorso per tutte le persone, anche con con disabilità. L'intenzione palesata da Simico è di realizzare anche due rampe di accesso al vallo da Piazza Bra e da via Dietro Anfiteatro, percorsi attrezzati, alcune passerelle nelle gallerie interne, oltre ad alcuni corrimano e parapetti. Inoltre sarà consolidata una porzione dell'arena dell’Anfiteatro, per poter garantire l'accessibilità e un’adeguata visuale dall'interno del monumento. Tutto ciò che non sarà possibile realizzare in tempo utile per le cerimonie potrà essere realizzato anche successivamente e concretizzerà complessivamente la straordinaria legacy dei Giochi Olimpici e Paralimpici per l'Arena di Verona”.

“Nei mesi di novembre-dicembre faremo i lavori all'interno dell'Arena, - ha aggiunto Fabio Saldini amministratore delegato di Simico - mentre da subito, in questa primavera partiremo con gli interventi di adeguamento dei tracciati stradali dalla Stazione di Porta Nuova e dai parcheggi a piazza Bra. Si tratta di cantieri che dureranno circa otto mesi”.

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Ultimo aggiornamento: 07/07/2025 11:05

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