Preservare la residenzialità stabile in centro storico tutelando nel contempo il sito Unesco dall’overtourism: variante storica al piano degli interventi

Primo grande passo attraverso una presa d’atto del documento del Sindaco Damiano Tommasi che prevede il riordino della disciplina della destinazione d’uso delle locazioni turistiche, che a Verona sono passate da una trentina nel 2012 a ben 3000 nel 2024, di cui 2000 solo nel Centro Storico
Data:

10/09/2025

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  • Comunicato stampa

Descrizione

Nella seduta del 9 settembre 2025, la Giunta comunale ha licenziato per il Consiglio comunale la proposta di delibera di presa d’atto del documento del Sindaco che dà avvio al procedimento di variante normativa del Piano degli Interventi del Comune di Verona finalizzata al riordino delle destinazioni d’uso per la tutela e la valorizzazione in particolare del Centro Storico Maggiore, sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

 

Il 30 novembre 2000, l’Assemblea Plenaria dell’UNESCO Word Heritage Commitee ha iscritto Verona nella World Heritage List (Lista dei Siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità) con la denominazione The city of Verona. Il sito comprende l’intero Centro Storico Maggiore racchiuso dalle Mura Magistrali con due motivazioni: per la sua eccezionale struttura urbana e per la sua architettura, che rappresenta uno sviluppo continuo e ininterrotto di oltre duemila anni, integrando elementi artistici di grande qualità di vari periodi; inoltre, Verona è un esempio eccezionale di città fortificata in diverse fasi, riflettendo la storia europea e le sue evoluzioni nel tempo.

 

L’Amministrazione comunale è consapevole - precisa la vicesindaca e assessora alla Pianificazione Urbanistica, Barbara Bissoli - che il Centro Storico, anche come Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità di cui è responsabile, può essere salvaguardato e trasmesso alle generazioni future se continua ad essere un luogo vivo e vitale, ovvero abitato dalla comunità delle cittadine e dei cittadini di Verona che hanno un legame stabile o, comunque, duraturo con la Città e con gli spazi urbani, pubblici e privati; che partecipano attivamente alla vita della Polis e che, con la loro presenza e quotidianità nel Centro Storico, assicurano quelle funzioni di custodia, di mantenimento dell’identità dei luoghi, di vitalità socio economica, di ponte tra Centro Storico e gli altri quartieri cittadini. Pertanto - prosegue la vicesindaca - riteniamo necessario e urgente intervenire sin d’ora sulla vigente normativa del Piano degli Interventi in particolare con un riordino della disciplina della destinazione d’uso delle locazioni turistiche che non siano già state attivate con l’acquisizione del relativo codice identificativo, riguardante principalmente il Centro Storico. Riteniamo che tale prima azione sotto il profilo pianificatorio, da un lato possa bilanciare e riequilibrare l’offerta di unità abitative alla popolazione turistica che potrà interessare soprattutto alcuni quartieri limitrofi al Centro Storico, e dall’altro che possa portare ad una rinnovata vivibilità e autentica residenzialità del Centro Storico cittadino, nel contempo tutelando e valorizzando il prestigioso riconoscimento quale Sito UNESCO di cui si pregia e si fregia la Città di Verona.”

 

Anche per preservare questo prestigioso ed esclusivo riconoscimento internazionale, l’Amministrazione comunale ritiene che occorra, in primo luogo, salvaguardare la stabile presenza della comunità delle cittadine e dei cittadini, come residenti in via permanente o duratura e come frequentanti abituali il Centro Storico di Verona, regolamentando la compresenza della comunità turistica, in specie collegata al fenomeno delle locazioni turistiche, onde evitare che quest’ultima prevalga sulla prima con una pressione antropica non sostenibile dalla popolazione residente ed estrometta la prima dal Centro Storico così riducendolo ad una quinta scenica senza più anima. L’Amministrazione comunale ritiene inoltre che, nel contempo, debba essere favorita la funzione abitativa turistica anche nei quartieri limitrofi al Centro Storico, valorizzando così luoghi e spazi oggi poco frequentati perché scarsamente promossi o inaccessibili o semplicemente oscurati dalla visibilità del Centro Storico con le sue icone monumentali.

 

La decisione si fonda su quanto emerge dal recente percorso partecipativo del Piano di Gestione UNESCO, in fase di revisione da parte dell’Assessorato alla Cultura e Turismo e della relativa Direzione, che conferma e avvalora nella diversa prospettiva quanto descritto nel Documento Preliminare del nuovo Piano di Assetto del Territorio, adottato con DGC n. 1359 del 30 dicembre 2024, che dedica un’intera sezione alla Città Storica, descritta in una delle 8 visioni strategiche di Città di cui si compone la prospettiva urbanistica strutturale per la Verona del futuro.

 

Si legge nel Documento Preliminare, infatti: “Verona necessita di un progetto complessivo sulla città storica, azioni capaci di promuovere e combinare politiche verso obiettivi di rigenerazione e vivibilità. Un insieme di politiche integrate, urbane e urbanistiche, che abbia un forte impatto sull’abitabilità e sui modi di vivere e di fruire gli spazi”. Viene poi evidenziata la questione relativa al turismo, che coinvolge particolarmente il Centro Storico, polo attrattore principale degli itinerari turistici, che per una parte considerevole dell’anno soffre il c.d. overtourism: “Questo fenomeno innesca squilibri ambientali, economici e sociali, riconducibili principalmente a un peggioramento delle condizioni di vivibilità dei residenti, un appiattimento della varietà delle attività e una modificazione della dinamica immobiliare, carenza di alloggi ad uso abitativo e conseguente aumento dei valori. Da qui “La promozione e lo sviluppo di un turismo sostenibile, basato su strumenti di regolazione e controllo che frenino il dilagare di un’offerta turistica poco bilanciata (come quella delle locazioni turistiche), e supportato da servizi ed infrastrutture di accoglienza, unitamente ad altre politiche di carattere culturale, rappresentano un’opportunità per rafforzare l’attrattività della città, salvaguardando e favorendo la presenza di cittadine e cittadini che partecipano alla vita locale, presidiano e curano gli spazi urbani….”.

 

Quanto rilevato rispetto al fenomeno dell’overtourism viene confermato infine dai dati relativi alla ricettività a Verona, che attestano un aumento esponenziale delle locazioni turistiche in città: si passa da una trentina nel 2012 a ben 3000 nel 2024, di cui 2000 solo nel Centro Storico.

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Ultimo aggiornamento: 10/09/2025 16:03

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