Ritrovato senza vita in Lungadige San Giorgio, cordoglio dell’Amministrazione

Angelo Renon, 72 anni, era seguito e monitorato dai Servizi sociali, ma rifiutava ogni possibilità di accoglienza
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25/02/2025

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“Rattrista pensare di aver tentato tutto il possibile per evitare questa tragedia” si rammarica l’Assessora alle Politiche sociali e terzo settore, Luisa Ceni.In merito al ritrovamento, questa mattina, del corpo senza vita di un uomo nei pressi di Lungadige San Giorgio, esprime il dolore dell’intera amministrazione per la scomparsa di Angelo Renon, 72enne senza fissa dimora, al quale i servizi sociali avevano tentato costantemente di offrire cura. 

"Ogni morte solitaria di questo genere è una sconfitta per la società. Per questo continuiamo a lavorare affinché nessuno sia lasciato solo, offrendo percorsi di inclusione e assistenza a tutte le persone in difficoltà.Renon era noto ai nostri servizi sociali e aveva ricevuto più volte proposte di accoglienza e supporto. Tuttavia, - commenta Luisa Ceni, assessora alle Politiche sociali e terzo settore - aveva scelto di vivere all’aperto, rifiutando sistematicamente le soluzioni di ospitalità messe a disposizione.”

L’Assessora ribadisce l’impegno del Comune nel contrasto alla marginalità sociale e nella promozione di misure di sostegno per chi vive in condizioni di fragilità. “Il Tavolo sulla grave marginalità è nato proprio per seguire questi casi. Ad esso partecipano Comune, l’Ulss, altri enti e associazioni del terzo settore che assistono i senza fissa dimora, e si riunisce tutti i mesi. Il signor Renon è stato incontrato lo scorso 21 febbraio. Era affabile, non aggressivo e sempre disponibile all’ascolto, - aggiunge Ceni - tranne che per le proposte di alloggio o accoglienza che rifiutava pervicacemente”. 

Renon è una figura storica tra i senza dimora scaligeri. Ai Servizi sociali risulta che abbia lavorato come bidello alle Scuole Betteloni. Si vedeva spesso in Piazza dei Signori con un libro in mano. Ha vissuto con la madre fino alla sua morte, negli anni 2000 circa. Nel 2003 Renon ha perso la residenza e probabilmente da quel momento ha scelto di vivere in strada. 

“Sappiamo che aveva anche una sorella, mancata nel 2002, e ora dei nipoti e un altro parente con cui interagiva regolarmente, ma ha sempre rifiutato un alloggio. Inoltre non aveva fraternizzato con la comunità di persone che vive per strada, era un solitario” conclude Ceni. 

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Ultimo aggiornamento: 07/07/2025 11:34

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