Descrizione
Il Comune di Verona svolge mensilmente per conto ed in collaborazione con ISTAT l'Indagine sui prezzi al consumo, che consiste nella rilevazione dei prezzi di un insieme di beni e servizi definito " Paniere " rappresentativo dei consumi della popolazione di riferimento di un dato territorio in un determinato momento. Le variazioni dei prezzi del paniere consentono di calcolare, attraverso la costruzione di indicatori sintetici definiti indici, il tasso d’inflazione.
Attualmente l’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo:
- L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, definito in forma abbreviata “NIC”, misura le variazioni nel tempo, rispetto ad un periodo scelto come base, dei beni e servizi acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie e destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio nazionale, ivi compresi gli stranieri in soggiorno turistico. Riferendosi alla generalità dei consumi, è l’indice con maggior copertura e, pertanto, viene assunto come misura dell’inflazione.
- L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati – FOI - misura le variazioni nel tempo dei prezzi dei medesimi beni e servizi inclusi nel NIC, ma con riguardo al peso da essi assunto nei consumi medi delle famiglie aventi come persona di riferimento un lavoratore dipendente (operaio o impiegato) non agricolo. Poiché considera un aggregato demografico parziale rispetto a quello dell’indice principale, tale indice si configura come un sub-indice.
- L’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA o, dalle iniziali inglesi, HICP) ha origine recente: deve la sua nascita al Trattato di Maastricht (febbraio 1992), che definì la stabilità dei prezzi come uno dei parametri per aderire all’Unione Monetaria.
I dati relativi alla diffusione mensile dei dati locali antecedenti al 2025 sono raggiungibili al seguente archivio