Descrizione
Promosso dal Tavolo per la qualità della vita nella demenza di Verona, composto dai Servizi Sociali del Comune di Verona, il CDCD dell’ULSS 9 Scaligera, l’Associazione AFMA – Familiari Malati di Alzheimer, l’Associazione Alzheimer Italia Verona e il Sente-mente® modello, nella XXXII Giornata Mondiale dedicata alle persone con Alzheimer, venerdì 19 settembre dalle ore 9 alle 13:30, la Gran Guardia ospiterà il convegno “Comprendere per cambiare sguardo: relazioni e alleanze nei disturbi del comportamento”.
La demenza rappresenta una sfida sanitaria e sociale di portata globale, trattandosi della settima causa di morte a livello mondiale e di una delle principali cause di disabilità e dipendenza nella popolazione anziana, con un impatto economico significativo che grave per almeno la metà sui caregiver informali, in gran parte familiari, che dedicano in media cinque ore di assistenza quotidiana agli anziani che convivono con questa condizione.
Il convegno, nell'ottica della proficua collaborazione tra istituzioni, servizi, associazioni e professionisti del territorio che mira a proporre una giornata non solo di approfondimento sociale e sanitario, ma anche di crescita culturale per l’intera comunità, si svolge con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona ed è stato realizzato in collaborazione con numerosi servizi e realtà locali: l’Istituto Assistenza Anziani, la Pia Opera Ciccarelli, la Fondazione Oasi, il Centro Servizi Le Betulle, il Centro Servizi Città di Verona, la Cooperativa CSA, la Fondazione Opera San Camillo (Casa Soggiorno Bresciani), la cooperativa Azalea e cooperativa Promozione Lavoro.
Nella relazione con la persona con demenza si manifesta una sfida quotidiana, spesso invisibile, ma profondamente sentita: i disturbi del comportamento. Secondo la letteratura scientifica essi rappresentano una forma di linguaggio, un modo di comunicare che chiede nuove competenze mentre spesso vengono etichettati come problemi da gestire, finendo per oscurare la persona, i suoi bisogni, la sua storia e la sua dignità. Tutto ciò genera un forte senso di impotenza e frustrazione in chi vive la relazione di cura, siano essi familiari o professionisti.
Il convegno intende offrire un nuovo sguardo, capace di passare dal sintomo al significato, mettendo in luce l’importanza di creare alleanze efficaci tra professionisti, familiari e comunità. La mattinata si articolerà in due momenti:
- una prima parte di approfondimento su strumenti e metodi per conoscere, osservare e comprendere i disturbi del comportamento della persona con demenza, a domicilio e in RSA, affrontando la complessità della cura quotidiana, l’esperienza di condivisione nell’auto-mutuo-aiuto e la forza della formazione
- una seconda parte di condivisione di esperienze concrete attraverso le attività promosse dalle associazioni Alzheimer e una tavola rotonda con i centri servizi del territorio, per raccontare progettualità, pratiche e testimonianze dirette.
Un’occasione di confronto e crescita per promuovere strumenti concreti e nuove prospettive per chi, ogni giorno, vive la relazione di cura.
L'appuntamento è gratuito ed aperto a tutta la cittadinanza, con possibilità di partecipazione anche online.
I lavori saranno moderati dal giornalista e scrittore Angelo D’Andrea, formatore in biblioterapia che coordina per il Circolo del Lettori di Verona il progetto di volontariato "Lettura Paziente", che utilizza la lettura per supportare le persone.
Per la partecipazione in presenza l’evento è stato accreditato per gli Assistenti Sociali.