Descrizione
Diciassette Trattamenti Sanitari Obbligatori (Tso) in un anno in carcere a Montorio, sui 74 Tso totali effettuati nel Comune di Verona. Quattro suicidi e numerosi tentativi di togliersi la vita. Assenza di uno psichiatra assunto stabilmente, pregevolmente sostituito dal direttore di Psichiatria dell’Ospedale di Borgo Trento, Giuseppe Imperadore. Sovraffollamento, 599 detenuti. Un fenomeno particolarmente accentuato nel reparto di infermeria. Poca attività educativa, formativa e di lavoro rispetto al numero di utenti. Don Carlo Vinco, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, ha definito sempre più critica la situazione nel carcere di Montorio nella sua annuale relazione di bilancio dell’attività presentata stasera in Consiglio Comunale. +
“In ambito sanitario – ha sottolineato Don Vinco - sempre critica resta la situazione dell’assistenza odontoiatrica. Si sono ultimati i lavori di ristrutturazione di una delle due sezioni della palazzina delle detenute. L’altra sezione dovrebbe completarsi per giugno. Naturalmente questo ha comportato molti disagi, perché all’inizio erano stati fatti trasferimenti in altre carceri, ma poi, via via il numero è aumento e quasi tutte le celle sono attualmente occupate da tre persone con momenti di tensione molto acuta. Si stanno ristrutturando le docce nelle sezioni dove le docce sono ancora comuni. Credo sia sempre doveroso ringraziare tutti gli agenti di custodia del carcere che insieme alle varie figure che operano in questo problematico settore della nostra società dimostrano grande professionalità ed equilibrio – ha concluso il Garante - pur in condizioni di grave carenza di personale, di rischio per situazioni di violenza e per il grave disagio psicologico di tante persone ricoverate a Montorio”.
Il Consiglio Comunale odierno si era aperto con la commemorazione dell'ex Vicesindaco, ex Assessore ed ex Consigliere Comunale Alfredo Meocci (in carica amministrazioni 1990-1993 e 2007-2008) mancato il 30 gennaio scorso, a cura del consigliere emerito, Mario Rossi.
In merito allo stazionamento di camper in via Mameli, il consigliere Paolo Rossi di Verona Domani ha interpellato l’amministrazione che ha risposto con un intervento scritto dell’assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi, assente perché impegnata in un incontro dei Comitati di Controllo del Vicinato. L’intervento è stato quindi letto dal presidente del Consiglio Comunale, Stefano Vallani: “ I camper risultavano regolarmente parcheggiati all'interno degli appositi stalli ritracciati con riferimento a nessuno di essi. In merito al mantenimento del decoro nella via, nel momento dei controlli non sono risultati esserci rifiuti e non risultava collocata il suolo, alcuna suppellettile o altri oggetti suscettibili di utilizzo ai fini di campeggio. Ai conducenti è stata notificata l'ordinanza di allontanamento e ad oggi due dei tre rimanenti si sono già allontanati”.
Sempre in tema di sicurezza, la consigliera Anna Bertaia della Lista Tosi ha riportato la preoccupazione per “i recenti fatti di cronaca avvenuti in queste settimane che preoccupando i residenti del centro storico, chiedendo quali misure saranno adottate per la tutela della sicurezza nel centro storico”. Il presidente del Consiglio Comunale, Stefano Vallani, ha letto la risposta dell’assessora Zivelonghi che ha fatto riferimento alle zone rosse “che rientrano nella più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Tali ordinanze possono essere particolarmente utili – ha sottolineato l’assessora Zivelonghi - in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado come le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe nonché le piazze dello spaccio. Le misure potranno essere applicate anche in altre aree urbane, previa valutazione e successiva decisione del prefetto che firma un’ordinanza ai sensi dell'articolo 2 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. L'applicazione delle zone rosse rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza anche in occasione di eventi di massiccia presenza di turisti e residenti. Piazza San Nicolò al momento non è stata incluse dal comitato tra le aree critiche tale da valutarne l'inserimento nelle zone rosse”.
Sull’argomento sicurezza è intervenuto anche il consigliere Sergio Tonni della lista Damiano Tommasi Sindaco sottolineando “che siamo sempre stati e lo siamo tuttora, sensibili ed attenti al tema sicurezza. D’altra parte, siamo stati noi la prima amministrazione ad invitare il Questore Massucci ad un aperto confronto con il consiglio comunale: mai prima del nostro arrivo era stata presa una simile iniziativa. La sicurezza, infatti, quale presupposto della convivenza e coesione sociale, è quotidianamente nell’agenda di questa amministrazione e di questa maggioranza. Chi vi parla, ma anche il consigliere Didonè, hanno trattato il tema apertamente, con spirito oggettivo e in termini realistici, anche in occasione della discussione del bilancio”.
Ancora, il consigliere Rossi ha poi presentato una domanda sulle nuove modalità di raccolta differenziata adottata da poco in sesta Circoscrizione “che stanno creando disagio ai residenti”.Ad essa ha replicato l’assessore all’Ambiente, Tommaso Ferrari spiegando che “l’adozione del sistema misto di raccolta differenziata è stato oggetto del Piano d’Ambito approvato dal Consiglio di Bacino di Verona Città, cioè dal Consiglio Comunale, sentiti i pareri delle Circoscrizioni. Non ci sono ritardi sull’adeguamento al nuovo sistema. Le nuove postazioni dei cassonetti ad accesso controllato per la consegna dei rifiuti sono in graduale corso di sostituzione con la presenza di un tutor di accompagnamento per abituare la cittadinanza. Se mancano alcune informazioni e comunicazioni, interverremo”.
Nicolò Zavarise, consigliere della Lega, ha chiesto come siano investite le risorse destinate alle strade. Gli ha risposto l’assessore alle Strade, Federico Benini specificando che “sono 3 i milioni di euro destinati alle asfaltature dalla nostra amministrazione, mediamente una volta e mezza quanto stanziato dalle precedenti dal 2009 in avanti. La superficie stradale di Verona è superiore a quella di Milano, 1.100 chilometri e varia da Circoscrizione a Circoscrizione. Per questo abbiamo adottato un criterio di divisione delle risorse tra Circoscrizioni in funzione della superficie, della lunghezza delle strade, della popolazione e della tipologia di strade. Le manutenzioni straordinarie finanziate con il nostro primo bilancio, quello del 2023 sono in corso ora. Vi sono ripristini delle “toppe” causate dagli scavi per i sottoservizi che devono essere effettuati ancora dal 2008. Le amministrazioni precedenti non se ne sono occupate, mentre ora le aziende come Tim e V-Reti, ad esempio, stanno provvedendo per milioni di euro ai rifacimenti del sedimento stradale, in numerose zone della città. Quanto al porfido in centro storico, sono in corso lavori di rifacimento per 150mila euro e stiamo selezionando tre posatori esperti da assumere per la manutenzione delle vie del centro.
Sull’atto vandalico alla panchina intitolata a Roberto Puliero e sulla sua eventuale ricollocazione, come chiesto dal consigliere Rossi, “gli Angeli del Bello si occuperanno di riportarla al suo stato originale” ha replicato l’assessore all’Arredo urbano, Federico Benini. “La precedente amministrazione non ha fatto nulla – ha aggiunto Benini - per ricordare due veronesi illustri come Puliero e Giorgio Gioco. Noi, invece, in attesa di poter intitolare loro una via o una piazza, dato che sono scomparsi nel 2019 e occorre aspettare 10 anni per legge, abbiamo reso loro onore con due panchine a libro. Sono volutamente posizionate attorno ad un giardino che simboleggia la città in miniatura.Il progetto prevede che loro e altri personaggi che hanno incarnato la veronesità “osservino” la loro città in miniatura.
La consigliera di In Comune per Verona, Jessica Cugini con la mozione n. 433 ha espresso e motivato la contrarietà, sua e delle consiglieri Paola Poli, Chiara Stella, Annamaria Molino e Beatrice Verzè, verso il ddl 1660 sulla Sicurezza. La mozione rileva “che il Ddl "Sicurezza" (n. 1660/2024) si inserisce in un consapevole percorso di criminalizzazione e repressione del dissenso da parte del Governo, che di fronte a instabilità e malcontento, al disagio sociale e alla marginalità risponde col carcere; che la direzione intrapresa dal Governo è, quindi, di aumentare il numero di persone detenute, estendendo ulteriormente l'ambito di intervento del il diritto penale”. La mozione è stata approvata all’unanimità dei presenti (con 21 voti favorevoli) impegnando Sindaco e Giunta a intervenire urgentemente, anche attraverso l'Anci, sia regionale che nazionale, presso il Governo e il Parlamento affinché: sia resa pubblica l'assoluta contrarietà dell'Amministrazione alle disposizioni contenute nei 38 articoli del cosiddetto "Ddl Sicurezza", approvato dalla Camera dei Deputati e in discussione al Senato e che se ne chieda lo stralcio.
Cugini è stata anche la prima firmataria della mozione n. 435 per invitare le aziende agricole presenti nel territorio comunale a iscriversi alla Rete del Lavoro agricolo di Qualità e per organizzare interventi nelle scuole contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo. La mozione è stata presentata dalla consigliera Paola Poli della lista Damiano Tommasi Sindaco, approvata anch’essa all’unanimità dei presenti, con 21 voti favorevoli.