Autorizzazione all’esercizio e accreditamento istituzionale delle strutture sociali

  • Servizio attivo

Autorizzazione delle strutture sociali che erogano servizi di supporto di famiglie e di persone anziane

© Emiliano Fanti - Pexels

A chi è rivolto

Soggetti pubblici e privati interessati all’autorizzazione, alla realizzazione, esercizio e accreditamento delle strutture sociali nel Comune di Verona

Verona

Descrizione

Si tratta di un servizio autorizzativo delle strutture sociali che erogano servizi di supporto alla famiglia (prima infanzia e minori) ed alle persone anziane (case di riposo e comunità-alloggio per autosufficienti).

L'autorizzazione all'esercizio è il provvedimento necessario ad una struttura per l’esercizio dell’attività.

Le strutture sociali già autorizzate all’esercizio dell’attività possono richiedere anche l'accreditamento istituzionale, che attesta un maggior livello qualitativo delle prestazioni erogate.  

La Regione Veneto, con la Legge n. 22 del 16/08/2002, ha individuato le competenze dei vari soggetti pubblici e privati nell’attuazione dei processi di autorizzazione alla realizzazione, all’esercizio e all’accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali.

Con successivi provvedimenti deliberativi (Delibere Giunta Regionale n. 84 e n. 2067 del 2007) la Regione ha approvato i requisiti, gli standard, gli indicatori di attività e di risultato ed ogni altro elemento di attuazione delle procedure di autorizzazione ed accreditamento.

Come fare

Al Comune è affidata diretta competenza autorizzativa nei procedimenti riguardanti le strutture classificate come “sociali” dalla regolamentazione regionale ed attinenti i servizi di supporto alla famiglia (prima infanzia e minori) ed alle persone anziane (case di riposo e comunità-alloggio per autosufficienti).

Il Comune di Verona ha regolamentato, con deliberazione di Giunta Comunale n. 487/2007, l’organizzazione interna per l’espletamento delle pratiche dirette al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio ed all’accreditamento istituzionale delle strutture sociali.

Per richiedere l’autorizzazione all’esercizio o all’accreditamento istituzionale delle strutture sociali è necessario rivolgersi all'Ufficio di Coordinamento, Autorizzazioni e Accreditamenti della Direzione Programmazione Socio-Sanitaria Territoriale, che si avvale di referenti della Direzione Servizi Sociali.

Cosa serve

Le domanda di autorizzazione e/o conferma all’esercizio, nonché la domanda di accreditamento deve essere in regola con la vigente normativa sull’imposta di bollo (Legge 24 giugno 2013, n. 71 di conversione del Decreto Legge 26 aprile 2013, n. 43 e successive modifiche ed integrazioni) e deve essere formulata dal titolare o dal legale rappresentante dell’ente titolare del servizio di cui alla DGR 84/2007.

Deve essere inviata, tramite raccomandata o  pec, al Sindaco del Comune (o al Presidente della Giunta Regionale del Veneto) a seconda della tipologia della unità di offerta, in relazione all’autorità competente come individuata dall’allegato alla DGR 2501 del 6 agosto 2004 “Classificazione delle strutture”.

Alla domanda devono essere allegate le liste di verifica relative ai requisiti generali e specifici, debitamente compilate dall’ente richiedente, nella colonna riservata all’autovalutazione, attraverso una valutazione del tipo “a soglia” (SI/NO), riportando in calce il nominativo dell’operatore che ha effettuato l’autovalutazione ed al quale sia possibile rivolgersi per eventuali chiarimenti.

La domanda delle strutture già autorizzate ed in esercizio devono essere corredate da un piano di adeguamento riferito ai requisiti generali e specifici che, all’autovalutazione, non sono risultati conformi.
La documentazione allegata alla domanda deve comprendere almeno:
• autorizzazione alla realizzazione della struttura/servizio;
• planimetria dei locali e delle attività;
• breve relazione sulle attività che si intendono svolgere (o già svolte per le strutture in esercizio) sulla popolazione di riferimento, sulla tipologia e sui volumi ipotizzati delle prestazioni (o già realizzati per le strutture in esercizio);
• liste di verifica compilate nella colonna riservata all’autovalutazione.

Cosa si ottiene

Autorizzazione all’esercizio delle strutture sociali

Autorizzazione all’accreditamento istituzionale delle strutture sociali

Per l’accertamento del possesso e la verifica del mantenimento dei requisiti minimi, generali e specifici e di qualità, il Comune si avvale di una la Commissione Tecnica come dì seguito riportato:

• un Funzionario Direzione Servizi Sociali e Direzione Programmazione Socio-Sanitaria Territoriale del Comune di Verona;

• un Funzionario Direzione Servizi Sociali e Direzione Programmazione Socio-Sanitaria Territoriale del Comune di Verona, Assistente Sociale;

• un Referente dell'Azienda Ulss 9 Scaligera Servizio Qualità e Accreditamento.

Tempi e scadenze

Entro 60 giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione all’esercizio vengono effettuate le verifiche sulla domanda e richiesta alla Direzione regionale per i servizi sociali, per le strutture socio-sanitarie, la valutazione della rispondenza alla programmazione socio-sanitaria regionale, ad esclusione delle strutture di cui al Capo II della LR 22/02 (art. 6).
La Direzione regionale per i servizi sociali risponde al Comune entro 40 giorni dal ricevimento della richiesta di rispondenza.
La Commissione valuta la rispondenza alla programmazione attuativa locale (piano di zona) per le strutture
socio-sanitarie di cui al Capo III della LR 22/02 e per le strutture/servizi sociali di cui all’art. 14, comma 2 della LR 22/02.
Entro ulteriori 80 giorni viene effettuata la verifica presso la struttura.
Entro 20 giorni dalla conclusione della verifica, viene redatto il rapporto di verifica sui risultati della visita di verifica ed in particolare sulle eventuali non rispondenze riscontrate.
Entro ulteriori 20 giorni, il Comune comunica all’ente richiedente, l’esito dell’istanza e fornisce copia delle liste di verifica ed emette il provvedimento di autorizzazione all’esercizio.
La richiesta di rinnovo deve essere presentata almeno 180 giorni prima della scadenza.
I provvedimenti devono inoltre essere aggiornati in occasione di variazioni dell’assetto organizzativo (titolarità variazione del legale rappresentante, sede legale, denominazione sociale e/o direzione sanitaria), in caso di modifiche strutturali oppure, nei casi di ambulatori polispecialistici, quando si intende variare le specialità/attività oggetto di autorizzazione.
In caso di subingresso va presentata idonea istanza.
Nel caso di sospensioni dei termini dovute a richieste di integrazioni alla documentazione presentata o prescrizioni la tempistica può subire variazioni.
Al termine del procedimento, il Comune comunica alla Direzione regionale per i Servizi sociali e all’Agenzia Regionale Socio-Sanitaria i provvedimenti di autorizzazione all’esercizio dell’attività concessi.

180 giorni

Giorni medi di attesa, dalla richiesta

Costi

Marca da bollo
16 Euro

riferimento art. 7-bis, comma 3 del del Decreto Legge n. 43 del 2013

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