Si tratta di una misura nazionale di contrasto alla povertà per l'inclusione attiva, istituita con il Decreto Legge 4/2019 convertito, con modificazioni, dalla legge 26/2019 istitutiva del Reddito di Cittadinanza. Anche con l'istituzione delle due nuove misure di contrasto alla povertà – Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro - è stata prevista la partecipazione dei beneficiari ai PUC nell’ambito di percorsi personalizzati. I PUC sono progetti organizzati all'interno di Enti pubblici e privati utili alla Collettività, sviluppati in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni attraverso lo svolgimento di attività d' interesse generale, senza scopo di lucro, quali erogazione di beni, servizi e mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi. Possono riguardare sia nuove attività sia il potenziamento di attività esistenti e rispondono a bisogni ed esigenze della comunità, tenendo conto delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di empowerment delle persone coinvolte. Le attività previste nei PUC devono comunque intendersi complementari, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti. I PUC rappresentano una delle azioni possibili per il potenziamento delle reti sociali e di prossimità delle persone, offrendo percorsi di inclusione tesi a superare le barriere che impediscono di partecipare attivamente alla vita sociale, economica e politica, implicando l’accettazione e il riconoscimento di ogni individuo come membro a pieno titolo della società. Sono inoltre un valido contributo di promozione e crescita per il tessuto associativo, elemento fondamentale della rete sociale di un territorio in cui la persona può riconoscersi. La titolarità dei PUC è in capo ai Comuni, ma possono essere attivati sotto forma di attività di volontariato presso Enti del Terzo Settore con titolarità delle stesse, se svolte nel Comune di residenza dei beneficiari e negli stessi ambiti di intervento (culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni). Gli ETS devono essere iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e, generalmente, comprendono organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso e associazioni, con sede operativa nel territorio del Comune di Verona. Per l'attivazione dei PUC gli ETS devono stipulare specifico accordo con il Comune. I PUC mirano, attraverso attività coordinate mediante il partenariato tra il Comune di Verona e il Terzo Settore, a realizzare attività per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
Nella sezione Allegati è pubblicato il catalogo dei PUC attivati dal Comune di Verona per ambito di attività e numero di posti disponibili.